mercoledì 15 dicembre 2010
I have a dream
martedì 16 novembre 2010
buonanotte all'Italia
Chissà se Troisi sapeva di essere quel che era.
Chissà cosa pensava Mastroianni prima di addormentarsi.
Chissà cosa ha visto Aldo Moro prima di chiudere gli occhi.
Chissà se Falcone e Borsellino, come il Mastrandrea di “Palermo-Milano sola andata”, hanno sentito il botto.
Chissà cosa diceva De Sica dopo aver detto “Stop!” e se Manfredi si faceva scappare il suo sorriso discreto quando gli dicevano che era buona la prima.
Chissà se De Filippo ha mai dovuto far passare la nottata o gli dicevano sempre di sì.
Chissà cosa vedeva la Magnani quando si guardava nello specchio.
Chissà se a Biagi scottava la penna tra le dita.
Chissà se Modugno sapeva che avrebbe volato nel blu dipinto di blu.
Beh, l’elenco sarebbe lunghissimo, ma per questa volta anch'io voglio lasciare la parola all'immagine.
domenica 14 novembre 2010
pc for dummies
(Homer Simpson tra sé e sé)
Non so se avete mai provato a spiegare come funziona un pc a qualcuno che non ne ha mai usato uno, nemmeno per giocare al solitario. E’ un’attività che vi consiglio caldamente perché vi permette di testare in maniera efficace il vostro grado di sopportazione. E se qualcuno riesce anche a mantenere la calma fino alla fine, senza fondere persona e pc in un unico meraviglioso e artistico esempio di bassorilievo postmoderno, beh allora:
venerdì 12 novembre 2010
a volte ritornano
Da ciò deduciamo due cose:
1. non ho pazienza nè costanza;
2. non ho il benchè minimo senso estetico (ma questo avreste potuto dedurlo anche osservando il mio abbigliamento e la mia acconciatura di capelli).
Che poi il bianco acceca terribilmente, quindi sotto sotto possiamo dedurre anche una terza cosa:
3. io vi voglio male.
Eh già, è l'unica motivazione possibile per giustificare il fatto che vi faccio sorbire questo colore, ma, cercate di capirmi, il rosa fucsia sul bianco sta così bene...
Tornando a cose più serie, sono mesi che ormai manco da qui, me ne rendo conto, se non altro perché sull’ultimo post c’è un’intestazione data che me lo indica chiaramente (31 luglio?!?). Potrei dire che ho avuto una malattia quasi mortale, un grave problema in famiglia, un crac finanziario o che ho dovuto difendermi da un’accusa di sfruttamento della prostituzione perpetratami da giudici politicizzati e di sinistra. Ma la realtà è che non ne avevo voglia. Nuda e cruda verità.
Cosa mi ha fatto cambiare idea? Assolutamente niente! Semplicemente non avevo nulla di meglio da fare…
Sono simpatica eh?
sabato 31 luglio 2010
The Twilight saga - Eclipse
Alla fine del film purtroppo ho dovuto (me tapina!) constatare come le mie aspettative fossero state orribilmente disilluse, perchè, in realtà, è esattamente QUESTO il pregevole film che avrei voluto vedere:
domenica 25 luglio 2010
solo un gorilla ci potrà salvare
Ovviamente con tanto di gigantesco rutto preistorico finale.
Vivi in uno dei piani più alti di uno dei più alti grattacieli della tua megalopoli (almeno così è nella mia immaginazione…nella realtà vivo al quarto piano di un condominio in un paese di provincia) e pensi di esserti messa al riparo da tutti quei pericolosi esseri del regno animale che infestano i terricoli (abitanti dei piani terra), quando all’improvviso qualcosa manda in frantumi tutte le tue certezze. Non mi ci è voluto un aereo in pieno petto per capirlo, mi è bastata una lucertola sul balcone. Una grossa, però! E adesso? Come potrò mai sentirmi di nuovo al sicuro nella mia propria casa se non ho nemmeno un qualche King Kong che possa venire a salvarmi?
Che faccio? Chiedo l’aiuto del pubblico?
sabato 24 luglio 2010
a volte vorrei averti
Come il Gennarino di “Io speriamo che me la cavo” che si sentiva mezzo sgarrupato come casa sua.
Non penso di essere superiore alla media, però ho il dubbio che la media sia di gran lunga inferiore a me. Ho provato a cambiare lingua. Ho provato a urlare. Ho provato a ripetere. Ho provato a far finta di non sentire. Ma la risposta è sempre una, sempre la stessa: ehhhhhhhh? Un muro saprebbe essere più intuitivo se messo a paragone con certi individui. E’ una frustrazione continua aver a che fare con la mancanza di cultura, di intelletto, di intelligenza, di educazione. Ma c’è una categoria di persone che, sopra ogni altra pensabile possibile cosa, riesce a mandarmi in bestia: le femmine che fanno le femmine! Sono quelle hanno sempre pronto un bel repertorio di “blabla” con cui allietare chiunque capiti a tiro (sveglio o dormiente, vivo o morto che sia) e quelle che il problema più grande della serata è abbinare lo smalto alla borsa o il rossetto alle scarpe. Hanno bisogno di almeno mezz'ora per scendere perchè il mascara va messo all'ultimo momento altrimenti si scioglie. E bevono sempre i drink più colorati, dolci e fashion (ma questo lo faccio anch'io). Cosa fare in questi casi? Spegnere il cervello e continuare ad annuire ad oltranza rimane la soluzione migliore. Non affannatevi a commentare i fatti in maniera partecipe, tanto la vostra risposta svanirà nel vento insieme alle vostre opinioni. Potreste persino sentire il rumore delle vostre inutili parole che si schiantano al suolo mentre vengono lasciate cadere nel nulla. Un buon coadiuvante potrebbe essere l’utilizzo dei classici tappi per le orecchie, ma dovreste imparare a leggere il labiale per prevenire il momento in cui invece la vostra opinione conterà improvvisamente e dovrete rispondere alla domanda “tu che ne pensi?”. Si si, lo so che avete i brividi solo a pensarci, ma bisogna che siate addestrati, altrimenti rischiate di rivelare la vostra disattenzione e di essere travolti da un flusso inarrestabile di insulti da cui niente e nessuno vi potrà più salvare. L’impresa è sicuramente ardua, ma con questi piccoli accorgimenti ce la potremmo fare.
Male che vada c'è sempre il Death Note.
venerdì 2 luglio 2010
Ho letto cose che voi umani…LO SCIOPERO UNIVERSITARIO
Qualcuno ne ha sentito parlare? Suppongo di no, a parte i diretti interessati, ovvero docenti, ricercatori, studenti. Nel caos generale di questa situazione d’incertezza ho letto cose che mi sono sembrate l’emblema della stupidità che ottunde i nostri cervelli “tele-sodomizzati”. Ma su tutte, una: “Sarebbe meglio protestare con sit-in e lezioni all’aperto, questo sciopero non è abbastanza visibile perché la televisione non ne parla”. LA TELEVISIONE NON NE PARLA?!? Cioè, voi mi state dicendo che la televisione non parla di una protesta che si oppone ad una manovra del Governo? Strano, davvero. Eppure, diamine, gli studenti universitari non possono dare esami, i docenti e i ricercatori-docenti sono riuniti in assemblee quotidiane, l’istituzione scolastica è in rivolta quasi per intero. E dico “quasi” perché, purtroppo, è difficile reperire informazioni sulla situazione del proprio Ateneo, figuriamoci su quella degli altri! Che qualcuno stia facendo passare una protesta così eclatante sotto silenzio? Nella nuova era del Big Brother (non il reality, per carità!), dopo che Orwell ci ha insegnato che anche la Storia (quella con la “S” maiuscola) può essere cambiata, trovo terrificante che qualcuno si chieda ancora perché la televisione non stia parlando dello sciopero. Così come trovo terrificante che la nostra realtà diventi tale solo nel momento in cui viene trasmessa da un qualche presunto tg d’informazione, perché SE NON LO DICE LA TV ALLORA NON STA SUCCEDENDO. La “visibilità” di cui si parla è, permettetemi la citazione (liberamente sintetizzata da L’occhio di Joker di Alberto Abruzzese): “la possibilità di comunicare e rappresentare, cioè la garanzia per tutti i soggetti e gli oggetti di apparire sul territorio di appartenenza, di esprimersi in una dimensione pubblica, di avere accesso alle informazioni”. Avere il controllo dei mezzi di comunicazione vuol dire disporre dello straordinario potere di rendere oggetti, persone, situazioni più o meno visibili sullo spazio pubblico, dunque anche di decretare quali informazioni debbano essere rese disponibili e quali no. E forse non è un caso che di protesta si parli solo su Internet, dove il potere della visibilità è pressoché nelle mani di tutti gli utenti (nonostante le limitazioni che si stanno imponendo anche sul web).
La protesta ESISTE, anche se la televisione non ne parla o parla d’altro per distogliere l’attenzione. La protesta STA ACCADENDO ora, non lasciamola morire nel silenzio.
Non vi preoccupate, gli esami prima o poi li farete, se ci sarà ancora un’università da frequentare…
mercoledì 21 aprile 2010
risate a ca**o
(Homer Simpson)
“Ti credevo più forte, Batman!”
…mah!
martedì 20 aprile 2010
Ci sono cose che non si possono dimenticare...
La causa di, e la soluzione a, tutti i problemi della vita!”
(Homer Simpson sull’alcool)
mercoledì 14 aprile 2010
write here, write now
La lezione è: non provare mai!"
Homer Jay Simpson
Italiani! Oggi è un grande giorno! No, non abbiamo riconquistato la Libia e i treni non arriveranno di nuovo in orario. Oggi ho compiuto finalmente l’insano gesto. Qualcosa di cui temevo mi sarei pentita a vita, per questo ho aspettato tanto prima di agire. Alla tenera età di 26 anni e con il sogno di bambina di diventare scrittrice…ho inviato per la prima volta un racconto ad un concorso. Perché non l’ho fatto prima? Semplice: per non scoprire subito quanto faccio schifo! Finchè non ne hai la prova, puoi sempre credere che sarebbe andata bene se solo tu l’avessi voluto davvero. E’ più accettabile la mancanza di ambizione, che viene sempre vista nell’accezione negativa dell’arrivismo, piuttosto che la mancanza di talento.
- un talentuoso (?) Rudy Zerbi, simpatico come un boxer che ti risale e ti si infila su tra le natiche, può consigliarti di chiamare il tuo gruppo NTM (Non Tornate Mai Più)
- Maria De Filippi può mandare il suddetto a cagare con nonchalance
- Angela Troina (un nome, una marca, una garanzia) Favolosa Cubista e Nonna Progressiva può ballare la house
- Due ruttomani possono esibirsi in un canto che viene dal profondo dell’anima dal quale tutti noi possiamo trovare una nuova fonte di iNspirazione
- Anche la sosia grassa di Minchia Platinette, Nanà (o Nanà…ve?) può danzare con garbo
Io voto comunque per il cantautore incompreso che con Ten Second of Silence ha confermato il detto:
venerdì 2 aprile 2010
I love chocolate
Ovviamente la cioccolata non simboleggia la Pasqua imminente, questo non è un discorso allucinato provocato da un abuso di uova di cioccolato...putroppo! La cioccolata è la metafora dei miei sogni di bambina, quando tutto era così vitale e necessario. Quando anche un sacchetto di patatine poteva diventare un tesoro inestimabile da conquistare con lacrime e occhietti dolci, capricci e preghiere. Lo so molto bene io perché con i continui “Mi compri questo?” e “Mi compri quello?” (ben due varianti, notate) fino ai vent’anni i miei non hanno mai voluto che andassi a fare la spesa con loro, a meno che non fossero obbligati.
Capisci che sei diventato grande quando non basta più dire “Me lo compri?” ma devi mettere mano al tuo portafogli se vuoi comprarti qualcosa. Quando i tuoi genitori si ammalano e non te lo nascondono. Quando i negozi della tua infanzia falliscono e chiudono. Quando devi andare a un funerale. Quando non hai più voglia di cioccolata.
mercoledì 31 marzo 2010
l'ignoranza è forza
Ma forse è stato meglio così. L'ho sospettato quando ieri a Matrix ho sentito Alessandra Mussolini dire che "bisognerebbe abolire questa orribile orribile orribile par condicio" (mi manca Sgarbi che la chiama "capra"). Ho cominciato a vederlo chiarmente quando Davide De Zan, nel bel mezzo di Studio Sport, ha esultato per i risultati d'ascolto ottenuti dal Digitale Terrestre con Mediaset Premium rispetto al Satellitare. Ne ho avuto la conferma quando ho saputo dell'epurazione di alcuni volti storici del Tg1.
E l'amore può fare anche i miracoli, può curare il cancro in 3 anni!
lunedì 29 marzo 2010
un saluto a tutti gli Amici
Io sono una persona molto curiosa (come le ostrichette, ricordate?), ma non trovo il coraggio di guardare un’altra puntata di sing alone delle case discografiche che ormai se la cantano e se la suonano da sole. Voglio dire: ogni lunedì sempre gli stessi 3-4 soliti stantii inediti che vogliono ficcarti a forza in testa, che io ho imparato a memoria ma solo per reiterazione e che comunque non comprerò, cantate da 4 cosiddetti cantanti con la vivacità, l’allegria e la brillantezza di un pesce palla in catalessi. La scorsa puntata non ce l’ho fatta, ho consumato il telecomando a fuoria di cambiare canale. Stasera nemmeno la curiosità li potrà salvare. E neanche le canzoni di Pierdavide o la voce di Emma.
...
Scusate, mi sono distratta, Barbara D’Urso ha appena detto che conosce un sacco di albanesi e rumeni, ergo un sacco di disadattati…ma le hanno detto che i suoi ospiti non contano?
dotti, medici e sapienti
il dibattito sia aperto,
parleranno tutti quanti,
dotti medici e sapienti."
E pensare che tutto è cominciato con un innocente “xkè”…
venerdì 26 marzo 2010
V per Vendetta
Perché?
Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all'affermazione della verità. E la verità è che c'è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c'era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere a ciò.
Com'è accaduto? Di chi è la colpa?
Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole.. non c'è che da guardarsi allo specchio. Io so perché l'avete fatto. So che avevate paura. E chi non ne avrebbe avuta? Guerre, terrore, malattie. C'era una quantità enorme di problemi, una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi, ed il Caos mentale ha fatto sì che vi rivolgeste all'attuale Alto Cancelliere, Adam Sutler.
Vi ha promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso, obbediente consenso."
venerdì 19 marzo 2010
that's what friends are for
Comprano dai mercati le cose già fatte.
Ma siccome non esistono mercati di amici, gli uomini non hanno più amici."
(A. de Saint-Exupèry dal Piccolo Principe)
E’ possibile che la facilità (o la faciloneria) con cui pronunciamo le parole svilisca i sentimenti?
Non era meglio quando ci capivamo a “gu gu” e a randellate in testa?
Gli uomini non hanno più amici. Le donne non ne hanno mai avuti.
Ma quante sono le categorie di cosiddetti “amici” con le quali avremo a che fare nella nostra vita?
L'AMICO RUFFIANO
Avete presente quegli amici leccaculo che cercano di arruffianarvisi per avere la vostra amicizia? Da che eravate dei relitti umani, sporchi, puzzolenti e beceri, all’improvviso diventate la persona più simpatica, intelligente e bella che loro abbiano mai visto. All’inizio vi viene il sospetto che sia tutta una tattica, ma ben presto vi fate cullare dall’illusione che loro abbiano ragione. E perché mai dovrebbero avere torto? Voi siete davvero degli esseri meravigliosi…fino a prova contraria. Ebbene si, fino a prova contraria, ovvero fin quando non fate qualcosa che non va loro a genio o non obbedite immediatamente alle loro richieste. Ed ecco che ritornate nel letamaio a cibarvi di carcasse insieme alla redazione di Studio Aperto. Con quella vacca della D’Urso sullo sfondo della campagna desolata.
L'AMICO DISPONIBILE
E’ l’amico che non dice mai di no, qualsiasi cosa gli proponiate, fosse anche di ascoltare l’opera omnia di Pupo leccando il gelato al cioccolato dai piedi di Malgioglio. Non è che non abbia nulla da fare, anzi sarà sicuramente indaffaratissimo, ma qualsiasi stupidaggine gli chiediate di fare gli sembrerà di estrema e vitale importanza rispetto ai suoi impegni. Tutto quello che gli raccontate ha un significato pregnante, potrebbe restare ad ascoltarvi per ore a bocca aperta prostrato come dinanzi a un guru ma non abusate di lui perché a un certo punto potrebbe esplodere e decidere di mandarvi a fa’ ‘n guru davvero.
L'AMICO GIOCHERELLONE
E’ il tipico animale da divertimento. Una vera e propria arma di distrazione di massa. Appartengono alla categoria tutti coloro che sono disposti a: petare su un accendino, bere d’un fiato una birra da 33cl salvo poi vomitarla dal naso, incastrare la lingua nel collo di una bottiglia e tenerla appesa lì per almeno un minuto, infilarsi due grissini nel naso (per poi mangiarli indefessamente), varie ed eventuali (dipende dall’intraprendenza dell’amico). La noia è un concetto a lui estraneo, così come il silenzio e i giochi in cui occorre l’intelligenza.
L'AMICO APPROFITTATORE
Avete presente l’aguzzino dell’amico disponibile? E’ proprio lui. Ha sempre qualcosa di più importante da dire rispetto a quello che volete dire voi. Fosse anche parlare della morte del vostro adorato pesciolino rosso. E ve lo dirà per ore ed ore ed ore, fino al vostro sfinimento. Vi chiederà svariati passaggi perché avrà l’auto costantemente dal meccanico. Quando vi chiamerà, potete star certi che gli servirà qualcosa in prestito (che non vi restituirà più) o vorrà semplicemente un consiglio che, puntualmente, ignorerà senza ritegno, facendo comunque quello che gli diceva la testa. Sarà impossibile litigare con lui perché cercherà di mantenere buoni i rapporti con chiunque gli possa essere utile, fino ai limiti estremi della vergogna e oltre. Presto o tardi, viene inevitabilmente mandato a farsi altri amici.
L'AMICO STRONZO
Non si lascia mai scappare un’opportunità: ogni occasione sarà per lui buona per mettervelo in quel posto. Vi vorrà bene, a suo modo, perché senza di voi non avrebbe la possibilità di far valere la sua stronzaggine su qualcuno. Non vi darà passaggi, non vi farà favori, non avrete complimenti da lui, non avrà paura di farsi aspettare per ore, metterà zizzania nei vostri rapporti con gli altri, avrà sempre qualcosa di meglio da fare piuttosto che ascoltarvi o uscire con voi. Ma offritevi di fare qualcosa che gli piace e sarà il vostro migliore amico. Almeno per qualche ora.
L'AMICO CAZZARO
Ha sempre qualche aneddoto irrealistico e paradossale da raccontare. Di cui di solito è l’indiscusso protagonista. La sua intera vita è una leggenda metropolitana, tanto che a volte vi capita di dubitare della sua stessa esistenza. Ha sempre una nonna che compie le imprese più bizzarre e che ha problemi con l’inglese. Si ritrova involontariamente (dice lui) nelle situazioni più assurde e imbarazzanti ma riesce spesso a tirarsene fuori grazie ad una brillante freddura coniata lì sul momento. Che il più delle volte gli attirerà gli applausi dei presenti. La sua auto/moto/bicicletta/scarpa sarà sempre la più veloce.
giovedì 18 marzo 2010
Alice in Wonderland
"Per dimenticare."
"Dimenticare che cosa?"
"Non me lo ricordo più!"
(ma allora il sistema funziona!)
Insomma, questo film vado a vederlo oppure no?
Detto ciò, Johnny Depp vale la pena di rischiare questa delusione?
mercoledì 17 marzo 2010
vecchia (s)porca!
lunedì 15 marzo 2010
amici mai
"Fallo parlare! Fallo parlare! Perchè non fai parlare il ragazzo?"
"Ha parlato, ho sentito, ha parlato!"
"Ma fallo parlare!"
"Dai, finisci di dire!"
"Parla, parla!"
"Dimostra la tua intelligenza, parla!"
"Ma lascialo parlare cazzo!"
"Non lo lascia parlare!"
"Tu non lasci le persone parlare!"
Ma, in fondo, siamo tutti Amici...Oggi Garrison finalmente ha potuto realizzare il suo sogno di bambina: avere un appuntamento con un bel ragazzo. Da quel gran volpone che è, Garrison ha portato l’ignaro Stefano De Martino, l’oggetto del suo (e non solo suo) desiderio, in un’improvvisata sala cinematografica, esordendo con un sibillino invito: “Non sei mai andato al cinema con un amico tu?”. Credo di aver anche intravisto, ad un certo punto, un tentativo velato di approccio con la classica mossa dello sbadiglio e dello stiracchiamento del braccio che si protrae verso l’infinito, ma forse mi sono solo impressionata. Sta di fatto che subito dopo parte l’abbraccio. E un altro abbraccio lo vediamo anche tra Matteo e il suo discografico, su esplicita richiesta di quest’ultimo. Ma perché tutti si abbracciano? E’ una nuova moda? Un po’ come al Grande Fratello, dove è scattata la mania del bacio in bocca (ma questa è un’altra anti-igienica storia).
C’è un’altra cosa però che mi inquieta non poco ed è la statura della Mannoia. A parte che quando l’ho vista/visto mi è scappato di esclamare “Ma chi è chist?”, adesso mi chiedo “E’ la Mannoia che è un gigante buono o quei poveri ragazzi vivono nella casetta piccola così di Attenti al Lupo?”.
venerdì 12 marzo 2010
giovedì 11 marzo 2010
se il buongiorno si vede dal mattino...
E’ una settimana che ci penso ma ogni volta che cerco di cominciare a scrivere qualcosa mi ritrovo dinanzi il vuoto più totale. Uno scrittore che si rispetti non dovrebbe faticare a trovare un incipit. Forse non sono una vera scrittrice, non ancora almeno, o forse non mi rispetto abbastanza, però un giorno vi sorprenderò. Allora sì che vi sentirò esclamare: “Che inizio grandioso!”, “Che meravigliosa autrice!”, “Che mente superba e geniale!”.
Purtroppo quel giorno sicuramente non è oggi…
Dio, quanto sono stressata!