martedì 16 novembre 2010

buonanotte all'Italia

Ieri sera, a Vieni mia con me (il programma di e con la premiata ditta Saviano e Fazio), Luciano Ligabue ha cantato Buonanotte all’Italia sullo sfondo di un video in bianco e nero che non aveva bisogno di altro commento. Ho guardato tutti quei volti con una sorta di invidia e di imbarazzo per essere nata nell’epoca sbagliata e per essere quello che sono. Chissà se tutte quelle Persone sapevano di essere quello che erano e quello che sarebbero state per noi oppure anche loro si sentivano come chi pensa di non aver costruito nulla nella propria vita, come chi è confuso, indeciso, sconfortato. Come chi pensa di aver sbagliato o di aver sprecato il proprio tempo. O sapevano di aver vissuto intensamente la propria vita. Di essere così pieni, ricchi di mondi dentro.
Chissà se Troisi sapeva di essere quel che era.
Chissà cosa pensava Mastroianni prima di addormentarsi.
Chissà cosa ha visto Aldo Moro prima di chiudere gli occhi.
Chissà se Falcone e Borsellino, come il Mastrandrea di “Palermo-Milano sola andata”, hanno sentito il botto.
Chissà cosa diceva De Sica dopo aver detto “Stop!” e se Manfredi si faceva scappare il suo sorriso discreto quando gli dicevano che era buona la prima.
Chissà se De Filippo ha mai dovuto far passare la nottata o gli dicevano sempre di sì.
Chissà cosa vedeva la Magnani quando si guardava nello specchio.
Chissà se a Biagi scottava la penna tra le dita.
Chissà se Modugno sapeva che avrebbe volato nel blu dipinto di blu.
Beh, l’elenco sarebbe lunghissimo, ma per questa volta anch'io voglio lasciare la parola all'immagine.

domenica 14 novembre 2010

pc for dummies

“Uhm, adesso c’è internet anche per computer…”
(Homer Simpson tra sé e sé)

Non so se avete mai provato a spiegare come funziona un pc a qualcuno che non ne ha mai usato uno, nemmeno per giocare al solitario. E’ un’attività che vi consiglio caldamente perché vi permette di testare in maniera efficace il vostro grado di sopportazione. E se qualcuno riesce anche a mantenere la calma fino alla fine, senza fondere persona e pc in un unico meraviglioso e artistico esempio di bassorilievo postmoderno, beh allora:

"Il mondo è tuo, con tutto ciò che ha dentro,
E, ancor di più, ragazzo mio, sei Uomo!"
Sì, perché a volte può essere davvero destabilizzante. Vi potreste ritrovare a spiegare che, per scrivere, bisogna premere il dito sui quei pulsanti che recano impresse le lettere dell’alfabeto. Oppure che inserire una password alfanumerica vuol dire semplicemente inventare una password composta da lettere e numeri e che, se hai la memoria di un elefante, sì, ma ritardato, forse dovresti segnare sul classico foglietto di carta le tue password e le tue domande segrete. E poi conservare quel foglietto in un luogo sicuro, dove, magari, si suppone anche che lo potrai ritrovare. E ancora, potreste dover insegnare a persone che conoscono a menadito tutte le applicazioni più remote di Facebook e tutte le bestioline di Farmville, ma non sanno seguire le semplici istruzioni per registrarsi a un sito o aprire una casella e-mail per leggere i messaggi di posta ricevuti. Figuriamoci, poi, se devono inviarne uno! O vi potrebbe capitare persino di dover insegnare all’impiegato che avete di fronte come fare per inserire in un programma i dati delle vostre pratiche, pensando che mentre lui ruba lo stipendio voi siete a spasso. Nella migliore delle ipotesi, ovvero se siete particolarmente fortunati, rischiate solo di dover spiegare a qualche nonno che il virus del computer non è contagioso per l’uomo e che non è necessario fare un vaccino per difendersi.



venerdì 12 novembre 2010

a volte ritornano

Ebbene si, oggi non trovo pace. Ho cominciato, qualche ora fa, il restyling del blog, cambiando decine e decine di volte, e il risultato è stato questa miseria che avete di fronte.
Da ciò deduciamo due cose:
1. non ho pazienza nè costanza;
2. non ho il benchè minimo senso estetico (ma questo avreste potuto dedurlo anche osservando il mio abbigliamento e la mia acconciatura di capelli).
Che poi il bianco acceca terribilmente, quindi sotto sotto possiamo dedurre anche una terza cosa:
3. io vi voglio male.
Eh già, è l'unica motivazione possibile per giustificare il fatto che vi faccio sorbire questo colore, ma, cercate di capirmi, il rosa fucsia sul bianco sta così bene...
Tornando a cose più serie, sono mesi che ormai manco da qui, me ne rendo conto, se non altro perché sull’ultimo post c’è un’intestazione data che me lo indica chiaramente (31 luglio?!?). Potrei dire che ho avuto una malattia quasi mortale, un grave problema in famiglia, un crac finanziario o che ho dovuto difendermi da un’accusa di sfruttamento della prostituzione perpetratami da giudici politicizzati e di sinistra. Ma la realtà è che non ne avevo voglia. Nuda e cruda verità.
Cosa mi ha fatto cambiare idea? Assolutamente niente! Semplicemente non avevo nulla di meglio da fare…
Sono simpatica eh?